Satire in versi dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti.
Le cosiddette “pasquinate”, dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l’avversione alla corruzione ed all’ arroganza dei suoi rappresentanti.
Questo è Pasquino, ora guarda avanti e di più non domandare.
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